Privacy addio, l'UE vuole controllare le nostre chat: ecco in che modo

Con la nuova iniziativa dell'Unione Europea dovremo dire definitivamente addio alla nostra privacy: ecco in che modo verranno controllate le chat.

La tutela della privacy dovrebbe rientrare tra i diritti degli utenti che navigano su Internet, tra siti web e piattaforme social a cui solitamente vengono forniti i nostri dati personali e che sono utilizzati per scambiare messaggi con altri user. Tuttavia, con le sue nuove misure, l'Unione Europea appare decisa a cambiare drasticamente la situazione.

Donna con cellulare, bandiere UE
Privacy addio, l'UE vuole controllare le nostre chat: ecco in che modo - telefononews.it

Ormai da anni, applicazioni come WhatsApp mettono la privacy degli utenti al centro delle loro politiche. Grazie alla crittografia end-to-end (ovvero uno strumento di sicurezza in grado di proteggere le conversazioni degli user), gli iscritti possono contare sul fatto che ciò che viene inviato nelle loro chat non sia letto o ascoltato da terzi.

Ciò vuol dire che solamente il mittente e il destinatario (o i destinatari, nel caso di una chat di gruppo) hanno modo di accedere ai messaggi di testo e vocali condivisi. Come anche alle foto, ai video e ai documenti. Lo stesso vale per gli aggiornamenti di stato e le chiamate.

Niente più privacy: il piano dell'UE per controllare i messaggi inviati in chat

Il ricorso alla crittografia end-to-end da parte delle applicazioni di messaggistica rappresenta, ovviamente, un importante passo avanti per quanto riguarda la tutela della privacy degli utenti. Eppure la possibilità di inviare messaggi con la garanzia che questi non possano essere intercettati da terzi lascia spazio anche ad un utilizzo inadeguato delle piattaforme social.

Basti pensare alla diffusione di materiale pedopornografico. Ma anche di altri contenuti inappropriati e illeciti. Si tratta di una piaga che l'Unione Europea intende fermare con l'introduzione di un'apposita misura. La quale fin da subito ha fatto parecchio discutere. Già nel 2022, infatti, l'UE ha elaborato un piano per controllare i messaggi inviati nelle varie applicazioni.

Persona con smartphone
Niente più privacy: il piano dell'UE per controllare i messaggi inviati in chat - telefononews.it

Questo prevedeva la scansione delle conversazioni intrattenute tra gli utenti su piattaforme quali WhatsApp, coinvolgendo anche i messaggi protetti da crittografia, in cerca di contenuti pedopornografici. La proposta, tuttavia, non è stata accolta nel migliore dei modi da parte dei difensori della privacy.

Così, due anni più tardi, quest'ultima è stata rivisitata apportando alcune modifiche. In passato, infatti, l'idea era di analizzare qualsiasi messaggio (sia di testo che vocale). Mentre oggi l'UE ha dichiarato di volersi limitare al controllo di contenuti quali foto, video e URL richiedendo agli utenti il consenso per procedere con la scansione dei messaggi inviati prima dell'intervento della crittografia.

Tale soluzione, però, è stata criticata di rischiare di rendere l'analisi dei contenuti condivisi meno efficace. Ora, per il piano dell'Unione Europea, è arrivata l'ennesima svolta. La quale consiste nella proposta di basarsi sull'utilizzo dell'intelligenza artificiale da parte dei servizi di comunicazione per rilevare i messaggi inappropriati e dannosi.

E, questa volta, il piano potrebbe essere finalmente approvato. La decisione adesso spetta al Consiglio dell'UE. Il voto che si sarebbe dovuto tenere nel mese di ottobre è stato rimandato a dicembre, in assenza del consenso tra gli Stati membri. Attualmente, la maggior parte di essi pare favorevole alla proposta.

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