Il bonus docenti viene erogato annualmente ai docenti di ruolo, al fine di incentivarne formazione e aggiornamento: non spetterà più solo a questa categoria
Introdotto per la prima volta nel 2015 nell'ambito della legge Buona Scuola, il bonus docenti è un contributo che ha lo scopo di incentivare la formazione e l'aggiornamento degli insegnanti. Viene infatti erogato ai docenti di ruolo, ha un valore di 500 euro e può essere speso solo per acquisti di determinate tipologie.
È ad esempio pensato per l'acquisto di libri, riviste, biglietti di concerti o teatro, abbonamenti culturali, ad esempio a cinema o teatro. È poi utilizzabile anche per l'acquisto di alcuni tipi di dispositivi elettronici, ad esempio tablet o e-book (no, gli smartphone non sono compresi).
Può essere speso sia sotto forma di buoni digitali che reali, da ottenere direttamente sul sito del Ministero dell'Istruzione dopo essersi identificati con identità digitale.
Insomma, il bonus docenti sembra essere una risorsa importante per la categoria degli insegnanti, eppure vi sono alcune perplessità ad esso connesse. Ad esempio, come mai non è erogabile anche ai docenti non di ruolo o al personale formativo?
A proposito dei docenti non di ruolo c'è da dire che negli anni passati, il bonus era stato ampliato anche a loro. Per l'anno scolastico 2024 - 2025, però, il ministro dell'Istruzione ha messo in evidenza alcune problematiche relative ai fondi da destinare al bonus.
Per qualche settimana si è parlato ad esempio di ridurre l'importo da 500 euro a una cifra inferiore. Inoltre per la prima volta quest'anno il bonus è stato erogato a metà ottobre e non ad agosto - settembre, come negli anni precedenti.
E per quanto riguarda il personale formativo, ad esempio i tecnici di laboratorio? In merito si è espressa una sentenza del Tribunale di Aosta, la quale ha stabilito il diritto al bonus anche per il personale educativo. Dal momento che il personale educativo "partecipa al processo di formazione e di educazione degli allievi ed è soggetto a precisi oneri formativi", allora il bonus spetterebbe anche a questa categoria.
La sentenza si è dunque espressa a favore di un ricorrente, stabilendo l'obbligo per la Regione Autonoma della Valle d'Aosta di liquidargli il bonus per tutti gli anni in cui ha prestato servizio. Il totale di 3mila euro copre gli anni di servizio dal 2018/19 al 2023/24.
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