Windows Recall si rivela una funzionalità poco sicura: più utenti hanno già riscontrato e segnalato numerose criticità.
La Microsoft ha presentato Windows Recall come una funzionalità integrata in Windows 11 che utilizza l'intelligenza artificiale per acquisire e salvare automaticamente screenshot. L'acquisizione procede a intervalli regolari. Dopodiché, tutti gli screenshot vengono analizzati tramite l'OCR, ovvero il riconoscimento ottico. Tutto ciò per facilitare la ricerca e il recupero di informazioni passate.
L'idea di base è quella di permettere all'utente di procedere a ritroso per ritrovare più agevolmente e rapidamente informazioni gestite in precedenza. Sulla carta tutto molto utile: con il Recall di Windows 11 è possibile compiere operazioni più fluide e organizzate in molti processi di uso.
Tuttavia, negli ultimi mesi sono venute a galla molte segnalazioni caratterizzate da preoccupazione riguardo alla sicurezza e alla privacy. Perché? Il problema riguarda i dati raccolti, che potrebbero coinvolgere tante informazioni sensibili.
La funzionalità potrebbe dunque, anche se involontariamente, acquisire e poi memorizzare informazioni sensibili. Per esempio dati personali, dati finanziari o informazioni professionali che non dovrebbero essere condivise. Anche con i filtri di protezione, sussiste comunque il rischio che alcune di questi dati possano essere catturati e conservati negli screenshot.
Il problema di sicurezza di Windows Recall: la Microsoft ammette la criticità
Dati come numeri di carte di credito, contenuti private, foto personali, informazioni mediche, indirizzi mail privati o documenti di lavoro potrebbero quindi finire negli screenshot raccolti in automatico da Recall.
Anche se tutti questi screenshot vengono salvati localmente sul dispositivo, c'è sempre il rischio che possano essere accessibili ad altri utenti. O peggio a malware, spyware e applicazioni terze. Tutto ciò rappresenta una seria compromissione per la privacy.
Microsoft ha provato a implementare nuove misure di sicurezza implementate. Ciononostante i filtri non sembrano sempre in grado di riconoscere ed evitare la cattura delle informazioni sensibili. Di recente i programmatori della Microsoft hanno dichiarato di essere al lavoro per migliorare la sicurezza e la protezione dei dati personali raccolti da Windows Recall. Ogni utenti, però, dovrebbe essere consapevole del rischio. E chi non vuole esporsi a pericoli del genere dovrebbe quindi disabilitare la funzionalità.
Può essere utile verificare e aggiornare le impostazioni di Windows Recall per limitare la raccolta di dati sensibili. Meglio ancora sarebbe limitare la funzionalità solo quando si rende necessaria e poi disattivala durante l'elaborazione di informazioni particolarmente sensibili. I fatti dicono che più test hanno già mostrato che Recall ha registrato dati personali come numeri di carta di credito e numeri di previdenza sociale.